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Negli ultimi vent’anni, la pervasività delle applicazioni digitali in tutte le aree aziendali ha provocato la crescita esponenziale dei dati che generiamo ogni giorno, i cosiddetti Big Data, e non esistono settori produttivi che ne siano stati esenti. In uno scenario in cui ogni azione compiuta produce una traccia informatica, le aziende si trovano a dover gestire grandi quantità di dati senza riuscire a sfruttarne il valore o, spesso, nemmeno stimarlo.
Ignorare il potenziale dei dati comporta rischi concreti per l’efficienza e le strategie di business. Al contrario, sfruttarli in modo intelligente e continuo può fare davvero la differenza e incrementare la competitività. Oggi, l’analisi dei dati consente di effettuare un’analisi predittiva, anticipando i problemi prima che si manifestino, migliorando la reattività aziendale e costruendo quella versatilità necessaria per reagire ai cambiamenti del mercato.
Anche organizzazioni inizialmente poco versate nello sfruttamento dei dati possono arrivare a trarne valore, partendo dalla promozione di una cultura data-driven, ovvero orientata ai dati, in cui ogni decisione viene presa con il supporto di informazioni concrete. Il passo successivo è centralizzare e integrare i dati aziendali, con un obiettivo preciso: ottenerne una visione completa e coerente, su cui implementare strumenti di analisi e visualizzazione efficaci, rendendo così le informazioni accessibili e utilizzabili.
Ogni informazione, o parte di essa, origina da un dato. Raccolti sia internamente che esternamente, i dati aziendali possono essere di tipo operativo, finanziario, di mercato, normativo o di comunicazione. Presi singolarmente, i dati sono utili in contesti specifici, ma è quando vengono aggregati che possono essere utilizzati per scopi strategici, al fine di:
Tutte le aziende raccolgono già vari tipi di dati, e molte di loro ne raccolgono anche in elevate quantità. Prendiamo l’esempio di una semplice cassa automatica all’interno di un supermercato: nel giro di una sola giornata, registrerà un alto volume di dati (basti pensare anche solo alla quantità di scansioni dei codici a barre dei prodotti) e un’ampia varietà (tipologie di prodotti scansionati, numero di clienti, codici di carte fedeltà, tentativi di pagamento falliti e altri).
Affinché questi dataset siano affidabili e possano essere utilizzati per analisi complesse è fondamentale che rispettino degli elevati standard di qualità. Il semplice accumulo di dati non è sufficiente; la loro integrità è la vera chiave del successo per migliorare i processi aziendali ed essere più competitivi.
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